Le atmosfere della Russia antica rivivono a Suzdal

Oggi come ieri, questa silente cittadina dell’Anello d’Oro regala scorci di rara bellezza, incorniciati da betulle e cupole dorate. Visitare Suzdal significa scoprire le radici antiche della Russia, il lento scorrere del tempo, la potenza della natura circostante. Abbiamo selezionato per voi alcune foto scattate nel secolo scorso, per ammirare questa autentica perla di provincia

Ci sono posti in cui, ancora oggi, il tempo sembra aver frenato la sua corsa, lasciando intatti palazzi, strade, atmosfere. Tra questi luoghi sospesi tra presente e passato c’è Suzdal, una perla di provincia che si riflette sulle acque del fiume Kamenka, nella parte centrale della Russia europea. Con i suoi monasteri e i monumenti dichiarati nel 1992 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, Suzdal è una delle mete più ambite dell’Anello d’Oro, il circuito turistico delle città antiche della Russia a circa 200 km a est di Mosca. E se ancora oggi Suzdal regala atmosfere di altri tempi, ecco com’era questa affascinante cittadina nel XX secolo. 

Suzdal è stata citata per la prima volta nelle cronache nel 1024, ma alcuni storici ritengono che sia stata fondata prima, nel 982 dal principe Vladimir I di Kiev, detto il Santo, colui che in seguito avrebbe fondato anche la vicina cittadina di Vladimir. 

Il Cremlino, la parte più antica della città, è tra gli edifici dichiarati Patrimonio dell’UNESCO nel 1992. Costruito nel X secolo come cittadella fortificata, accoglie al suo interno la Cattedrale della Natività, anche’essa patrimonio dell’UNESCO.

Il Cremlino di Suzdal, ritratto in una foto del 1911. Durante la Seconda guerra mondiale, il Cremlino locale fu trasformato in un campo di concentramento per prigionieri di guerra, dove furono rinchiusi anche i soldati italiani catturati sul fiume Don. Moltissimi, al suo interno, morirono per le penose condizioni di reclusione a cui furono costretti.

L’antica città è circondata da una natura incontaminata, che rimanda ad atmosfere antiche, come quelle che si possono scorgere in questa foto, scattata tra gli anni ‘40 e ‘50 del Novecento poco fuori dal centro di Suzdal. 

Il monastero femminile di Pokrovskij, 1900 circa. 

Grazie ai suoi numerosi monasteri, come quello di Pokrovskij che vedete in foto, la cittadina di Suzdal è tutt’ora uno dei centri principali del turismo religioso in Russia. 

Una via di Suzdal, 1987

Le atmosfere della Russia antica si possono scorgere ancora oggi, come ieri, passeggiando per le stradine della città, circondate da vecchie casette in legno. 

LEGGI ANCHE: Suzdal, cosa visitare (e mangiare) nella città più russa di tutte 

La chiesa di San Nicola, anni ‘50 circa.

Monastero di Spaso-Evfimiev, parete orientale. 1948 - 1952. 

Uno scorcio di Suzdal, anni ‘70

Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore e Monastero di Sant'Eutimio. 1948 - 1952.

Due stili a confronto: una casetta in legno vicino alla Cattedrale della Natività. 1970 - 1989. Boris Tairov

LEGGI ANCHE: Cinque piatti tradizionali di Suzdal, la più russa tra le città: ecco le ricette 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese



 



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie